Da quattro secoli rappresenta un punto di riferimento per i fedeli dell’Alta Valle Seriana, ma non solo. Il santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio è uno scrigno di arte e di cultura, ma soprattutto di preghiera e devozione.
Numerosi pellegrinaggi arrivano qui in ogni stagione anche da molto lontano. “Le persone vengono da secoli per cercare un momento di pace dalle tempeste della vita – racconta il parroco di Ardesio, don Antonio Locatelli -. Così come accadde alle sorelle Salera in occasione dell’Apparizione, nel ‘600, in questo luogo di preghiera la Madonna dona ai fedeli conforto e pace”.
Insieme ad altri sei santuari bergamaschi, anche il santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio sarà protagonista della Notte dei Santuari, in programma quest’anno per sabato 1 giugno.
Seguendo l’invito di Papa Francesco di dedicare l’anno 2024 alla preghiera in preparazione al Giubileo, alle 20.30 sarà possibile partecipare alla preghiera del rosario meditato, mentre l’adorazione eucaristica proseguirà sino a mezzanotte.
La fondazione del santuario della Madonna delle Grazie è legata alla storia di un’apparizione, avvenuta nel giugno 1607. Da allora la comunità di Ardesio ha preso a cuore questo luogo e qui arrivano persone anche da molto lontano, nei giorni di festa intorno al 23 giugno, ma anche in tutte le altre stagioni dell’anno.
Il campanile in marmo del santuario, con i suoi 68 metri, domina l’abitato del borgo che sorge ai piedi delle Prealpi orobiche.
La storia della fondazione del santuario risale al 23 giugno 1607, quando Maria e Caterina Salera, due sorelle di 11 e 9 anni, a causa di un violento temporale si chiusero, su consiglio della madre Maddalena, in una della stanze della casa (la Stanza dei Santi) a pregare affinché il temporale cessasse.
Durante la loro preghiera la stanza si riempì di luce, dinanzi a loro apparve la Madonna in trono con in braccio il Bambino e nello stesso istante il cielo si rasserenò.
Il parroco del paese informò subito la Curia dell’accaduto, ottenendo la chiusura della stanza dove era avvenuta l’Apparizione.
La comunità di Ardesio, a meno di un anno dall’accaduto, ottenne la licenza per erigere attorno a casa Salera un Santuario.
Fu così che, nel 1608 il Comune stanziò 4.300 lire imperiali per l’acquisto dell’abitazione e delle altre adiacenti, poi abbattute per far spazio al Santuario.
L’affresco della Crocifissione oggi situato dietro l’altare risale alla metà del ‘400: fu mantenuto dalla Stanza dei Santi di casa Salera al santuario.
“Il santuario sorge sullo spazio di una casa e ha sempre mantenuto questa dimensione domestica – spiega ancora don Locatelli -. L’apparizione della Madonna avvenne nella quotidianità della preghiera”.
Il 24 giugno 1608 venne posta la prima pietra del santuario. 83 anni dopo, nel 1691, terminarono i lavori di costruzione, e fu istituita la festività dell’Apparizione il giorno 23 giugno.
Il Santuario di Ardesio, nonostante la semplicità dell’esterno, all’interno mostra la sua bellezza e ricchezza barocca, con pareti e volta piene di decori e opere.
Degno di nota anche l’organo, opera del 1636 dell’artigiano Giovanni Rogantino da Morbegno, che conta 1345 canne con 10 registri.