Papa Francesco: “Accogliere e integrare chi bussa alle nostre porte”

Vaticano, 5 giugno 2024: udienza generale di Papa Francesco in Piazza San Pietro - (Foto Calvarese/SIR)

“Oggi si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite”. Lo ha ricordato il Papa, al termine dell’udienza di oggi, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana. “Possa essere l’occasione per rivolgere uno sguardo attento e fraterno a tutti coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case in cerca di pace e di sicurezza”, l’auspicio di Francesco, secondo il quale “siamo tutti chiamati ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte”. “Spero che gli stati si adoperino ad assicurare ai rifugiati condizioni umane e a facilitare percorsi di integrazione”, l’invito del Papa.

“I salmi ci aiutano ad aprirci a una preghiera meno centrata su noi stessi: una preghiera di lode, di benedizione, di ringraziamento; e ci aiutano anche a farci voce di tutto il creato, coinvolgendolo nella nostra lode”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata a questo tema, ha spiegato che ”i salmi ci permettono di non impoverire la nostra preghiera riducendola solo a richieste, a un continuo ‘dammi, dacci..’”. “Impariamo dal Padre nostro, che prima di chiedere il pane quotidiano dice: ‘Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà’”, l’invito di Francesco: “Lo Spirito Santo, che ha regalato alla Chiesa Sposa le parole per pregare il suo Sposo divino, ci aiuti a farle risuonare nella Chiesa di oggi, e a fare di questo anno preparatorio al Giubileo una vera sinfonia di preghiera”.

“Io mi domando: voi pregate con i Salmi, qualche volta? Prendete la Bibbia, il Nuovo Testamento, e pregate un salmo? Per esempio, quando siete tristi per aver peccato pregate il Salmo 50?”. A chiederlo a braccio alla folla di pellegrini riunita in piazza San Pietro è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata ai salmi. “Ci sono tanti salmi che ci aiutano ad andare avanti”, ha assicurato Francesco ancora fuori testo: “Prendete l’abitudine di pregare con i salmi. Io vi assicuro che sarete felici!”. “Non possiamo solo vivere dell’eredità del passato: è necessario fare dei salmi la nostra preghiera”, l’esortazione del Papa: “È stato scritto che, in un certo senso, dobbiamo diventare noi stessi autori dei salmi, facendoli nostri e pregando con essi  Se ci sono dei salmi, o solo dei versetti, che ci parlano al cuore, è bello ripeterseli e pregarli durante il giorno. I salmi sono preghiere per tutte le stagioni: non c’è stato d’animo o bisogno che non trovi in essi le parole migliori per trasformarli in preghiera”.