Migranti, 37.644 persone sbarcate sulle coste italiane da inizio anno

Sono finora 37.644 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 100.419 mentre nel 2022 furono 48.028. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
Nella giornata di ieri sono state 305 le persone registrate in arrivo sulle nostre coste che hanno fatto salire a 4.164 il totale delle persone arrivate via mare in Italia ad agosto. L’anno scorso, in tutto il mese, furono 25.673, mentre nel 2022 furono 16.822.
Degli oltre 37.600 migranti sbarcati in Italia nel 2024, 7.690 sono di nazionalità bengalese (20%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Siria (5.770, 15%), Tunisia (4.956, 13%), Egitto (2.313, 6%), Guinea (2.240, 6%), Pakistan (1.334, 4%), Sudan (1.053, 3%), Mali (1.003, 3%), Gambia (988, 3%), Eritrea (918, 2%) a cui si aggiungono 9.379 persone (25%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.

Sono 316 le persone soccorse dal veliero Astral della Ong Open Arms negli ultimi tre giorni: viaggiano su imbarcazioni fatiscenti, spesso fatte di ferro, e sovraffollate. Ieri Astral ha soccorso una barca di legno in avaria con alcune persone cadute in mare: a bordo erano in 110 provenienti da Palestina, Siria ed Egitto, partiti negli scorsi giorni dalla Libia.

Tra loro anche 6 donne, 4 bambini, 2 uomini molto anziani e un disabile. Sulla barca anche una persona che non ce l’ha fatta ed è morta prima del soccorso.
Poche ore dopo questa operazione, i soccorritori di Open Arms si sono trovati nei pressi di un gommone, con 23 persone a bordo, in pessime condizioni e con il bordo molto vicino all’acqua.

In attesa dell’arrivo della Guardia Costiera italiana per raggiungere un porto sicuro. I soccorsi erano stati tre anche nella giornata domenica 11 agosto, quando Astral ha prestato soccorso a un totale di 75 persone tra cui molte donne, bambini e un neonato di 2 settimane.

Partito pochi giorni fa per la missione 111, il veliero Astral ha fatto 7 soccorsi in 3 giorni registrando una situazione molto complessa nel Mediterraneo centrale: “Continuiamo a registrare l’arrivo di barche di ferro, con pezzi spesso saldati insieme, e molti bambini a bordo. Nonostante la promozione di certe politiche, quello che notiamo con il nostro lavoro è che la presenza delle persone in mare non cambia ma esaspera le condizioni di partenza, costringendo a imbarcarsi anche su mezzi pericolosissimi”, denuncia Open Arms.