Critone, in scena un dialogo sul senso più alto della giustizia

Un momento dello spettacolo "Critone"

Manca poco alla ricorrenza del nostro Patrono Sant’Alessandro e anche quest’anno il programma previsto è ricco di iniziative.

Il filo conduttore scelto per questa commemorazione è la giustizia, una virtù basilare per qualsiasi società. Affronta questo tema da un punto di vista particolare lo spettacolo che l’amministrazione comunale offre nella Cattedrale di Sant’Alessandro sabato 24 agosto a partire dalle 21, a cura del Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con deSidera Bergamo Festival.

Per quest’occasione verrà messo in scena il testo originale di Platone Critone. Dialogo sul vivere secondo onestà e giustizia

Come si evince dal titolo, trattasi di un dialogo che scandaglia il concetto di giustizia in modo interrogativo e dunque aperto. È giusto rispettare le leggi scritte, anche quando sono percepite in opposizione alla legge morale? Qual è la differenza fra crimine e reato? Quando, pur commettendo un reato, si compie un’azione moralmente valida? 

Gabriele Allevi, direttore artistico di deSidera Bergamo Festival, a proposito della rappresentazione afferma che “il tema della giustizia ci ha stimolati molto. In un contesto di celebrazione che raccoglie e mescola le istanze civili e quelle religiose, ci è sembrato opportuno ricorrere al testo classico di un grande filosofo, pietra miliare per la nostra società occidentale.”  

Allevi aggiunge che la scelta di questo argomento è stata condivisa con Luca Doninelli “il quale nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna metterà parallelamente in scena Il lungo viaggio della regina di Saba. Due opere precristiane che incarnano un modo affine di affrontare il tema della giustizia.” 

Luciano Bertoli, attore e regista che interpreterà Socrate, ha allestito questo spettacolo in passato anche al liceo Mascheroni, dove ha ottenuto un riscontro positivo da parte degli studenti. Merito di una materia appassionante, che suscita tante domande: “A volte si fa confusione su quello che è giusto e su quello che riteniamo giustizia” dice infatti Bertoli.

Critone è stato composto da Platone nel 395 a. C., quattro anni dopo la morte di Socrate e dà al lettore-spettatore l’opportunità di scegliere da che parte stare: dalla parte di Socrate o di Critone. 

La rappresentazione, infatti, ha luogo dopo – l’ingiusta – condanna a morte di Socrate, accusato di corruzione e di empietà. Critone, suo discepolo, cerca di convincerlo a scappare dal carcere di Atene in cui si trova in attesa di giudizio.

Socrate, tuttavia, rifiuta chiamando in causa le leggi di Atene, considerate il fondamento della democrazia. Egli ritiene che all’ingiustizia non si debba rispondere con altrettanta ingiustizia. La sua fuga sarebbe infatti risultata tale nei confronti dello Stato. Ne scaturisce dunque l’idea che il bene più alto non sia la vita in sé, ma la vita moralmente buona.

Lo spettacolo è quindi la rappresentazione di un confronto tra due filosofi amici e coetanei su ciò che sia giusto fare e su come vivere secondo la morale.  “Un testo – puntualizza Bertoli – che fu di grande ispirazione anche per Nelson Mandela nel periodo della sua prigionia”.

A seguire è prevista, in collaborazione con la Fondazione Bernareggi e l’Associazione Paolo Belli Onlus, una degustazione della torta Sant’Alessandro e del vino Valcalepio sotto i portici del Palazzo della Ragione in piazza Vecchia. 

L’ingresso allo spettacolo è gratuito, previa prenotazione obbligatoria tramite il sito Eventbrite. 

Info  www.comune.bergamo.it