Mettersi in cammino, gustarlo ad ogni passo, condividere ritualità antiche, tradizioni profondamente radicate in un territorio, espressioni vive e proprie di generazioni passate e future: nel viaggio ci manifestiamo a noi stessi, in quanto debitori riconoscenti di una fraternità e di una figliolanza mai interrotte, eternamente inscritte nel fluire fecondo della storia.
La Novena della Madonna di Prada e del Castello, tempo dedicato alla preghiera, alla devozione, a un dialogo ininterrotto con la Mediatrice per eccellenza tra l’umanità e il divino, tra il cielo e la terra, consegna alle genti di Mapello e di Ambivere un monito e un compito: vivere la comunione ed essere sale che dona gusto alla nostra epoca.
Paesi vicini, confinanti, radunati sotto il manto celeste della Vergine, figli e fratelli chiamati alla redenzione, alla salvezza, nella speranza della risurrezione, nella fede verso Colui che è tutto Amore. Invitati a spogliarsi del superfluo, di quelle piccole e grandi idolatrie quotidiane, riscoprendosi assetati e affamati di giustizia, di pace, di misericordia, desiderosi di contemplare il volto del Signore.
Le vie cittadine addobbate a festa, navate eucaristiche di uomini e donne liberi, gioiosi e riconoscenti: “Torniamo volentieri nelle case di Maria ad Ambivere e a Prada di Mapello perché vogliamo di nuovo rincontrare la Madre che ci porta ancora più vicini al Figlio straordinario, Gesù di Nazareth. Sì, in questo tempo difficile vogliamo ascoltare Lui, che di fronte alla folla prende parola, dedica la vita, e umilmente parla e apre un orizzonte di speranza” (dal Libretto dedicato alla Novena).
Il desiderio di tornare a casa non significa rinnegare o disprezzare il presente, cullando infantili tentazioni nostalgiche o passatiste, ma equivale a recuperare lo slancio vitale perduto, maturando quell’atteggiamento “di chi lotta, di chi soffre, di chi vuole prendere sul serio la propria vita, di chi resiste e non vuole rinunciare, di chi viene invitato a continuare a vivere una vita umile, semplice a servizio del mondo e della storia di Dio”. Siamo segni e frutto, mistero e dono, tabernacoli di carne e sangue abitati da una grazia infinita.
La Novena dedicata alla Madonna di Prada di Mapello inizierà venerdì 30 agosto e si concluderà il 6 settembre, quella alla Madonna del Castello di Ambivere prenderà il via il 6 settembre concludendosi il 16 dello stesso mese. Il Discorso della Montagna (Mt 5-7) guiderà e accompagnerà le differenti iniziative, agendo da provocazione e da stimolo alle riflessioni, ai momenti liturgici e catechetici, nonché agli eventi culturali previsti (concerti d’organo, presentazioni di libri, lezioni magistrali, laboratori creativi).
“Ci saranno – si legge sempre nel libretto – incontri di approfondimento in cui crescere e confrontarci con la vita di altre persone. Ci sarà anche la possibilità di due giornate di ritiro, di ascolto silenzioso nella preghiera con l’adorazione Eucaristica. Ci sarà anche il tempo di incontro con i preti per celebrare la liturgia della Penitenza e confrontarci. Non mancheranno poi momenti di gioco e di festa, per vivere la gioia di trovarci da fratelli per continuare a seguire il Signore oggi, Lui che non abbandona mai i suoi amici”.
