Lallio, torna “Box Organi. Suoni e parole d’autore”

Pozzi alla rassegna Box Organi

La rassegna di concerti Box Organi. Suoni e parole d’autore di Lallio (Bg), ideata e diretta da Alessandro Bottelli e realizzata in collaborazione con Parrocchia e Associazione Libera Musica, festeggia quest’anno il traguardo della decima edizione e propone al pubblico degli appassionati un cartellone incentrato sul tema della vocalità, declinato in maniera differente in ognuno dei cinque appuntamenti che compongono l’annata 2024.

Il recital d’inaugurazione, di saluto e ringraziamento al parroco uscente don Fabio e di benvenuto al suo successore don Patrizio, è programmato per giovedì 19 settembre (ore 21, chiesa arcipresbiterale) e vedrà protagonista Roberto Olzer, un artista ormai di casa a Lallio (paese nelle immediate vicinanze di Bergamo), che all’organo Adeodato Bossi Urbani 1889 proporrà, dopo il successo ottenuto qualche anno fa con il Primo, l’attesissimo Secondo Libro di Canzoni per sognare, incentrato su arrangiamenti in chiave jazz di celebri canzoni del Novecento, da quelle di Duke Ellington ai Beatles fino a Battisti, Dalla, David Bowie, Sting e agli Europe.

Davide Pozzi, organista e clavicembalista allievo di Lorenzo Ghielmi e Andrea Marcon molto attivo anche all’estero, il 21 settembre affronterà invece un programma in cui spiccheranno composizioni che si rifanno più o meno a gesti vocali, e che trattengono al loro interno modalità rapportabili a forme cantabili (Cavazzoni e Frescobaldi – i due Girolamo –, Bach padre e padre Davide da Bergamo, Brahms e Karg-Elert).

Giovedì 26 settembre sarà la volta di un altro concerto in prima assoluta, dove il filo conduttore della rassegna verrà declinato secondo le modalità care al jazz, con la cantante Nadia Bassano e l’organista e jazzista Fabio Piazzalunga. Il duo, creato per l’occasione, darà vita a un incontro speciale in cui l’organo si metterà a servizio di un repertorio non proprio usuale alla sua funzione prevalentemente liturgica, ma che intende farlo conoscere anche sotto altri profili.

Il “principe degli strumenti” e la voce intrecceranno così i loro differenti registri, accompagnando l’ascoltatore in un originale viaggio musicale attraverso il continuo mutare delle stagioni ed “evocandone gli aspetti più metaforici, poetici, suggestivi, grazie al suono e alla scelta dei singoli brani”.

Il cremonese Paolo Bottini (sabato 28 settembre), infaticabile divulgatore e apprezzato interprete di musiche del Bel Paese di non comune frequentazione, avrà invece il compito di immergerci nella vocalità operistica tradotta per l’organo a canne, con un recital basato su melodie dei grandi maestri italiani dell’Ottocento – Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Ponchielli – e un doveroso omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa, caratterizzato dall’esecuzione di una scelta di rari spartiti ad uso più o meno chiesastico vergati dal celebre lucchese nella sua intemperante giovinezza e dalla “prima” del brano commissionato per l’occasione al compositore e direttore d’orchestra milanese Simone Fontanelli (docente di Musica strumentale contemporanea all’Universität Mozarteum di Salisburgo e di Composizione per strumenti antichi all’Accademia Chigiana di Siena).

Le esecuzioni di Bottini, inoltre, saranno intervallate dalle improvvisazioni ai flauti affidate alla creatività di Carlo Nicita, singolare figura di musicista che si muove tra jazz, classica, musica popolare, con un attento sguardo verso la sperimentazione e che ha in curriculum un nutrito numero di collaborazioni con artisti internazionali. Ultimo appuntamento in cartellone, giovedì 3 ottobre, nel commosso ricordo di Palmira Mangili (segretaria dell’Associazione Libera Musica, da poco deceduta) con il pluripremiato Ensemble vocale Calycanthus di Parabiago diretto da Pietro Ferrario (pianista, organista, compositore, didatta e direttore di coro formatosi alla eccellente scuola di Bruno Bettinelli) in dialogo con il saxofonista e clarinettista bergamasco Guido Bombardieri. In scaletta, musiche di Byrd, Brahms, Nees, Pizzetti, Rachmaninov,  Bettinelli, Pärt e dello stesso Ferrario.

La rassegna darà spazio anche alla lettura di due nuovi racconti di argomento organistico firmati dagli scrittori Marco Malvaldi (autore, tra l’altro, della fortunata serie di gialli nota come ciclo del BarLume)e Luca Scarlini (vivace saggista, narratore, performer e drammaturgo fiorentino), affidati alle cure dell’attrice Matilde Facheris