Menta: un profumo che ci ricorda la fine dell’estate

Menta

La menta è una pianta durevole, persino infestante se trova le condizioni adatte.
Era già coltivata nell’antico Egitto ed era ben nota ai Romani che la utilizzavano in cucina e come pianta medicamentosa. Strofinare foglioline di menta sulla tavola in un’epoca in cui non esistevano le tovaglie, era un modo per dimostrare accoglienza. Ben nota è la metamorfosi di Filemone e Bauci di Ovidio che profumavano la loro povera capanna con le erbe aromatiche per le loro proprietà disinfettanti.
Nel mio giardino l’erba menta cresce rigogliosa e si espande. Ne ho raccolto un po’ a luglio, nel momento che gli erboristi chiamano “tempo balsamico” perché gli oli essenziali delle piante sono più concentrati.
L’ho raccolta poi la seconda volta in questi giorni di fine estate, quando ormai le foglioline erano quasi secche, ma profumatissime.
Messa a seccare all’ombra, l’ho poi trasferita in vasetti di vetro in attesa di utilizzarla per farne tisane.
Ne conservo altra in sacchettini di tulle come ottimo antitarme da mettere nei cassetti.

La mia ricetta della tisana.
Si porta a ebollizione un quarto di libro di acqua e la si versa direttamente sulle foglie di menta disposte sul fondo della tazza; si copre e si lascia in infusione per 10 minuti, quindi si filtra, vi si aggiungono un cucchiaio di miele e una fettina di limone. L’infuso, profumato e digestivo, è pronto.

Un’altra ricetta riguarda lo zucchero a velo aromatizzato alla menta.
Si utilizzano 250 grammi di zucchero a velo e circa 15 foglie di menta. Si lavano le foglie di menta e si asciugano accuratamente, quindi si frullano e si aggiungono allo zucchero. Si provvede quindi a setacciare lo zucchero per eliminare le foglie di menta, mantenendone solo il profumo.
Lo si conserva in vasetti tappati ermeticamente e lo si utilizza per torte o muffin.