Il metodo dell’infeltrimento e …come realizzare un cappellino tirolese

Cappellino tirolese in lana infeltrita

L’infeltrimento è il processo attraverso il quale si crea un tessuto compatto comprimendone le fibre.

Si possono infeltrire diversi tipi di fibre, ma mentre la lana è particolarmente adatta, i filati etichettati come superwash hanno una tolleranza più alta al lavaggio e quindi non infeltriscono.

Quando la lana viene lavata in lavatrice a 40 o 50 gradi, il processo di calore, di movimento e di sfregamento la riduce a circa un terzo dell’originale; il ciclo però deve essere lungo e agevolato dall’aggiunta di tre palline da tennis o di un asciugamano che accelerano la follatura.

Alla fine del programma di lavaggio il capo deve essere bloccato nella forma desiderata mentre è ancora umido: più umido è più, facile sarà la messa in forma.

Se il capo risultasse troppo grande, bisognerà ripetere il processo d’infeltrimento, oppure metterlo ancora in acqua e lavorarlo con le mani. Se invece fosse diventato troppo piccolo, dopo averlo immerso in acqua bisognerà cercare di tirarlo per allargarlo il più possibile.

Tornata dal Trentino mi sono dedicata a realizzare questo cappellino tirolese in feltro, adatto a un bambino di 3-5 anni.

Occorrente

  • tre gomitoli di filato da infeltrimento;
  • aghi circolari del n. 8;
  • un ago da lana.

Ho messo 80 punti sui ferri e dopo 6 giri ho diminuito 8 punti; quindi ogni 10 punti ho fatto un’accavallata, continuando così fino alla calotta.

Ho lavorato gli ultimi punti a 2 a 2 e poi li ho stretti con l’ago.

Infine svolto il processo dell’infeltrimento e la magia si è concretizzata.