Romano: al Macs inaugurate le sculture di Giancarlo Defendi sulla lotta tra bene e male

Romano: al Macs inaugurate le sculture di Giancarlo Defendi sulla lotta tra bene e male

«Il bene e il male sono le due facce della stessa medaglia, principi cardine su cui combatte la vita umana e di fronte al grande interrogativo, se l’uomo sia buono o malvagio per natura, Defendi risponde con certezza che davvero anche nel male più buio ci sia una parte di bene».
Sono le parole di Paola Silvia Ubiali, storica dell’arte e curatrice della mostra «Il Bene, nel Male. Sculture di Giancarlo Defendi», inaugurata, alla sua seconda tappa, sabato scorso nella Basilica di San Defendente, a Romano di Lombardia.

Un pomeriggio particolare di musica e di bellezze, come ha sottolineato Don Tarcisio Tironi, direttore del Museo d’Arte e Cultura Sacra (Macs), per il quale « esprimo la gioia di vederci insieme qui, in  quest’occasione, lo dico da parroco emerito, in questa bellissima nostra basilica che quest’anno celebra il 6° centenario dell’apparizione di San Defendente, patrono della città». Ha poi ringraziato i musicisti del «Trio Giallo», che hanno aperto la serata con il solenne Praeludium da Holberg Suite op. 40 di Grieg.

Don Tarcisio Tironi. MACS Romano di Lombardia
Don Tarcisio Tironi, Direttore del Macs di Romano di Lombardia

Subito dopo, la storica dell’arte Paola Silvia Ubiali ha condiviso, con passione, la sua esperienza con lo scultore Giancarlo Defendi: «Lo conosco personalmente solamente da un anno, in occasione della sua mostra al Km Rosso di Dalmine, dove ho avuto la fortuna di essere guidata direttamente da lui». La Ubiali ha elogiato non solo il talento artistico di Defendi ma anche la sua generosità e umanità, evidenziando come gli incontri, nel suo studio a Brembate di Sopra, l’abbiano arricchita, offrendole una visione più profonda delle sue opere: «Quest’apertura e generosità le apprezzo molto e non sono affatto scontate», ha aggiunto.

Paola Silvia Ubiali. Storica dell'arte
Paola Silvia Ubiali, storica dell’arte

«Nel lavoro di Defendi non ci sono nature morte, le sue sculture sono animate da sguardi ed espressioni che rendono queste presenze fiabesche e stravaganti, sempre proiettate in una dimensione di incertezza e irrequietezza», ha spiegato la Ubiali, sottolineando che quest’incertezza riflette la condizione stessa dell’essere umano.

Defendi. Gli egizi
Scultura di Defendi “Gli Egizi” (1992-1993) in bronzo patinato verderame con parti lucidate, 148 (h) × 48 (p) × 78 (l) cm

Attraverso la sperimentazione di nuove tecniche, lo scultore affronta l’imprevedibilità della materia, mentre grazie alla sua innata curiosità raggiunge una padronanza che trascende la semplice tecnica. «Il lavoro di Defendi è graffiante, tagliente e ricco di sfaccettature e mostra come la sua arte non possa passare inosservata. La tecnica, però, non basta – ha ricordato la Ubiali – è necessario quel quid in più, che in Defendi si manifesta nell’infusione della vita in ogni opera che esce dalle sue mani».

Anche il dottor Angelo Piazzoli, presidente della Fondazione Credito Bergamasco, ha preso la parola: «Essere qui è come essere nel “secondo nostro Palazzo Creberg”, dove viviamo momenti di arte e cultura veramente profondi». Ha poi continuato: «Sono molto lieto di essere qui stasera perché rendiamo il giusto merito a Giancarlo Defendi, scultore di grande qualità, pensiero e leggerezza, dove leggerezza non è assenza di gravità ma la capacità di vedere le cose dall’alto, rendendole più accessibili».

Angelo Piazzoli, Creberg
Angelo Piazzoli, Presidente Fondazione Creberg

«Prima al Macs  – ha proseguito il dottor Piazzoli – ho visto i pannelli delle cento mostre e mi sono complimentato con don Tarcisio e i volontari, sono rimasto molto colpito dal fatto che trentatré sono state realizzate insieme (aggiunte alle due recenti sono trentacinque ndr), tra l’altro abbiamo lavorato anche a dei restauri e, in un momento come questo, a nome del consiglio e della fondazione, consegno al Macs un piccolo contributo economico di 5mila euro che sia un attestato della nostra stima e dello stare bene».

Riguardo ai musicisti, il dottor Piazzoli ha detto: «Sono veramente lieto che stasera suonino questi artisti veramente talentuosi che non hanno portato qui uno dei loro repertori, ma ne hanno studiato uno (il titolo del concerto “Not in Vain” ndr) sulla base del tema di questa mostra». 

Dopo questi interventi, il «Trio Giallo» formato da Cesare Zanetti, al violino e alla direzione, insieme a Valentina De Filippis, alla viola e Marco Pennacchio, al violoncello, ha ripreso la propria performance musicale, alternando brani classici e contemporanei.

Trio giallo in concerto
«Trio Giallo» in concerto nella Basilica di San Defendente a Romano di Lombardia

Dall’iconica Habanera dalla Carmen di Bizet, che ha suscitato un’atmosfera seducente e appassionata, alla suggestiva Dance du Calumet du Paix da Les Indes Galantes di Rameau, che ha evocato una riconciliazione tra sacro e profano. Successivamente, i musicisti hanno unito Farewell to the Past di Einaudi con One Hand, One Heart da West Side Story di Bernstein combinando amore e malinconia in un crescendo di intensità emotiva.

Il calore e la vitalità della Spagna hanno preso il sopravvento con il Tango di Albéniz, trasportando il pubblico in un’esplosione di sentimenti. A seguire, il Trio ha eseguito Polonaise da The Fall di Umebayashi, il delicato Sur le fil (violino solo) di Tiersen e il drammatico Ballo in fa diesis minore di Branduardi che esorcizza la morte attraverso la musica e la danza.

Momenti di grande intensità con Time da Inception di Zimmer, il romantico Valzer dalla Serenata in do op. 48 di Tchaikovsky e l’Appalachia Waltz di O’Connor. Dopo numerosi applausi, il famoso Por una cabeza di Gardel ha concluso il concerto, lasciando un’impronta di passione e malinconia nell’animo dei presenti.

Durante l’inaugurazione, in chiesa, non sono mancati i ringraziamenti del parroco di Romano di Lombardia, Don Paolo Rossi che ha sottolineato l’importanza della mostra per la comunità locale e la ricchezza culturale che essa porta alla città.

Don Paolo Rossi, parroco di Romano di Lombardia
Don Paolo Rossi, Parroco di Romano di Lombardia

Il pomeriggio è proseguito con la visita alla mostra allestita presso il Museo d’Arte e Cultura Sacra dove Giancarlo Defendi, scultore protagonista, ha accolto personalmente i visitatori, offrendo spiegazioni sulle sue quattordici sculture esposte.

L’esposizione «Il Bene, nel Male. Sculture di Giancarlo Defendi» rimarrà aperta fino al 24 novembre 2024. Orari mostra: da mercoledì a venerdì dalle 9 alle 12; da sabato a domenica dalle 9:30 alle 12 e dalle 15 alle 18. A tutti i visitatori sarà distribuito gratuitamente il catalogo.