Sant’Alessandro, riflettori sulla giustizia: “Virtù che fonda la convivenza civile”

Anche quest’anno la festa di Sant’Alessandro verrà celebrata con un calendario fitto di eventi dal 20 agosto al 1 settembre, seguendo il filo rosso della Giustizia

Da dieci anni Comune e Diocesi di Bergamo collaborano per commemorare il santo Patrono della nostra città attraverso i valori e le virtù di cui lui stesso fu, un tempo, esempio e che sono tutt’oggi fondanti per il bene comune di una comunità.

Questa consuetudine ormai consolidata esordì nel 2014, individuando come tematica pregnante la virtù della misericordia. Negli anni successivi le iniziative patronali si sono rinnovate addentrandosi nei temi della gratitudine, del coraggio, della speranza, dell’umiltà, della fraternità, della compassione, della fiducia, della pace e – lo scorso anno – del dialogo.

Gli imminenti festeggiamenti del 2024 avranno come argomento la giustizia, la quale, per usare le parole di Papa Francesco, rappresenta “la virtù sociale per eccellenza, che cerca di regolare con equità i rapporti tra le persone.”

La relativa conferenza stampa di presentazione è aperta da Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla Cultura, il quale evidenzia in prima battuta come abbia “trovato assoluta disponibilità e voglia di collaborare da parte di tutti”. In particolare, il suo ringraziamento si rivolge anzitutto all’Ufficio Pastorale Cultura della Diocesi di Bergamo e alla Fondazione Adriano Bernareggi, poiché “si sono fatti carico dell’impresa di riunire e coordinare le varie attività.” Nel prosieguo dell’intervento, Gandi mette l’accento sulla scelta del tema della giustizia e sulla decisione di portare le iniziative anche al di fuori dei luoghi abitualmente deputati alle celebrazioni religiose.

Ciò testimonia “un’ulteriore crescita della città.” Nello specifico, la giustizia è una materia che “si presta a tante declinazioni e investe molte questioni di cui l’amministrazione comunale si occupa: ad esempio, il superamento delle discriminazioni e delle ingiustizie. All’interno della quotidianità, emergono comunque già delle esperienze significative, come l’assistenza ai più fragili, che è giusto portare alla luce.” 

La giustizia si qualifica dunque come un valore fondante per garantire la convivenza pacifica all’interno di una società. In sua mancanza, sarebbe difficile vivere in armonia: la conseguenza sarebbe non soltanto una collettività iniqua, ma pure conflittuale. 

“La giustizia, virtù sociale per eccellenza – ha sottolineato Sabrina Penteriani, delegata vescovile per la cultura e la comunicazione – è virtù che fonda la convivenza civile e mette ogni persona di fronte al compito di discernere il bene dal male”. Ha commentato inoltre con favore il prosieguo della collaborazione tra Comune e Diocesi nel celebrare insieme la festa di Sant’Alessandro, che “una festa che coinvolge l’intera comunità di Bergamo.”

In preparazione alla solennità di Sant’Alessandro, non va peraltro dimenticata l’indizione di un Triduo tradizionalmente promosso dalle parrocchie della città, che quest’anno si svilupperà in tre luoghi rilevanti per la città e coerenti con il tema proposto.

Sarà interessato il Tribunale, in cui sarà ricordata la figura del magistrato siciliano Rosario Livatino, primo magistrato beato e martire ucciso dalla mafia (in questa occasione interverranno Vittorio Masia, Presidente del tribunale di Brescia, e l’avvocato Paolo Gamba); l’ex Convento del Galgario, un luogo di accoglienza e pertanto un memento collettivo dell’importanza della dignità della persona, quale viatico alla giustizia (a tal proposito, qui i Frati Cappuccini tratteranno proprio la questione delle ingiustizie sociali); e, infine, Casa Samaria, casa di accoglienza delle Suore Poverelle, che in collaborazione con Caritas ospita le donne detenute in carcere, le quali possono in questo modo usufruire di un percorso alternativo con obiettivi di riabilitazione.

L’augurio conclusivo della delegata vescovile è che “questa occasione offra uno spunto per riflettere e approfondire questa virtù, affinché diventi sempre più presente nella collettività come dimensione da coltivare nella vita quotidiana.” 

A condurre la conferenza stampa è Giovanni Berera, coordinatore degli eventi e dei progetti della Fondazione Bernareggi e collaboratore dell’Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo, il quale afferma che il calendario proposto cerca di “di individuare e far vedere come in alcuni luoghi e in alcune situazioni la giustizia si innerva nella vita quotidiana della città.”

Monsignor Gianni Carzaniga, prevosto della parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna, ha approfondito il significato del Triduo di Sant’Alessandro. Quest’anno per la prima volta è stata coinvolta nell’organizzazione anche la Comunità ecclesiale territoriale (Cet) della città, guidata dal vicario territoriale don Angelo Domenghini. Gli appuntamenti del triduo si svolgeranno il 20 agosto alle 17 al Tribunale: “Amate la giustizia, voi giudici della terra” (Sap 1,1) LA GIUSTIZIA AMMINISTRATA E OFFERTA NEI TRIBUNALI con Vittorio Masia, già presidente del Tribunale di Brescia e Paolo Gamba, avvocato e referente per Bergamo del centro Studi Rosario Livatino.

A seguire, mercoledì 21 agosto, alle ore 20.45, presso l’Ex Convento del Galgario “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei” (Mt 5, 20) QUANDO LA GIUSTIZIA DIVENTA CARITÀ, In dialogo con don Roberto Trussardi, direttore di Caritas Bergamasca e con fra Andrea Poerio, responsabile della Mensa dei Poveri dei Frati Cappuccini di Bergamo. Infine, giovedì 22 agosto alle ore 20.45, all’ Istituto delle Suore delle Poverelle, “Non c’è pace senza giustizia. Non c’è giustizia senza perdono” (Giovanni Paolo II) LA FRATERNITÀ FERITA: COLPA, PENA, PERDONO, un confronto con Suor Margherita Gamba delle Suore delle Poverelle, responsabile di Casa Samaria e con don Dario Acquaroli, responsabile della Comunità don Lorenzo Milani di Sorisole.

Infinedomenica 25 agosto, alle ore 19.30, nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, “Servire il Signore in santità e giustizia per tutti i nostri giorni” (Lc 1,74-75) Cammino orante verso la Cattedrale. Un itinerario di meditazione che unisce due luoghi dedicati alla memoria del martire Alessandro e che fa tappa al Monastero San Benedetto, alla chiesa della Madonna del Giglio e nella Basilica di Santa Maria Maggiore per concludersi con un momento di incontro e preghiera insieme al Vescovo Francesco in Cattedrale.

All’interno del programma non mancherà lo spettacolo in Cattedrale, sabato 24 agosto, a cura del Teatro de Gli Incamminati, in collaborazione con deSidera Bergamo Festival, incentrato sul testo originale di Platone Critone. Dialogo sul vivere secondo onestà e giustizia.

Da ricordare sono infine quattro iniziative “family friendly” avviate già lo scorso anno in occasione di Bergamo-Brescia capitale della Cultura e ora riproposte. 

L’offerta dal palinsesto è dunque ricca e si presta a coinvolgere i cittadini di tutte le fasce d’età dai più piccoli ai più grandi.